
Sarà capitato a molte donne di sottoporsi ad una ecografia pelvica e scoprire di essere affette da cisti di Naboth. Un termine che, a prima vista, può destare qualche preoccupazione.
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Formazioni benigne: le cisti di Naboth
Eppure, è stato dimostrato che sono formazioni benigne e asintomatiche, comuni all’apparato genitale di numerose donne. Gli ovuli di Naboth, o cisti cervice, sono dovuti ad una dilatazione delle ghiandole cervicali, spesso infiammate da un’ostruzione. Non si tratta di endometriosi.
Cosa sono le cisti di Naboth e perché nascono?
Sono delle formazioni di muco dovute a ritenzione idrica e sono piuttosto diffuse e comuni tra le donne. Tali formazioni si annidano tra il collo dell’utero e la cervice, ma sono del tutto innocue. Il muco si genererebbe dalle ghiandole cervicali, ricoperta da altro tessuto, questo comporterebbe l’ostruzione alla fuoriuscita di nuovo muco che tende poi a rigonfiarsi generando la cisti di Naboth. Secondo studi recenti queste escrescenze si formano a seguito di un trauma cervicale o per il parto.
Cisti di Naboth sintomi
La presenza delle formazioni mucose non da sintomi; spesso, le donne affette da tale patologia (anche se non è una vera e propria malattia) non se ne accorgono. Le dimensioni delle cisti vanno da pochi millimetri fino a 4 cm.
Come curare le cisti al collo dell’utero
Le cisti cervicali, cioè queste palline all’inizio dell’utero possono essere rimosse: esistono varie tecniche per eliminare queste formazioni mucose, una di esse è il laser, efficace e veloce; oppure la crioterapia, la cistocentesi (svuotamento del muco). Poiché tali cisti non comportano problemi a livello di salute, possono anche non essere asportate.
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I trattamenti per curare le cisti di Naboth
Cistocentesi
È una tecnica di svuotamento del muco presente nella pallina sul collo dell’utero e avviene attraverso una puntura.
Laserterapia
Vi si ricorre quando la cisti di Naboth, ossia la pallina sul collo dell’utero, diventa troppo grande e può dare fastidio. Consiste in una chirurgia laser che riduce molto l’invasività e ha una durata breve. La laserterapia favorisce la guarigione rapida senza complicanze. Difatti, di solito, si esegue con l’anestesia locale.
La crioterapia dermatologica
Perché la pallina sulla cervice uterina è di dimensioni ridotte e del tutto innocua a livello patologico si può ricorrere a questa opzione terapeutica eseguibile presso un dermatologo. Si applica sulla parte da asportare dell’azoto allo stato liquido, tramite un tampone, e si congela la parte di cisti che viene via. Basta una sola applicazione per risolvere il problema.
La diatermocoagulazione
La tecnica di questo trattamento per le cisti cervicali consiste nell’utilizzo di piccole scosse elettriche che hanno lo scopo di cauterizzare la parte contenente la ciste del collo dell’utero. È un esame che si utilizza anche per il trattamento di alcune malattie trasmissibili sessualmente.
Unica attenzione delle donne affette da tale problema è il sottoporsi spesso ad una visita ginecologica per tenere sotto controllo la situazione e notare se ne sono nate altre o meno. Infatti, se le cisti si moltiplicano potrebbe essere difficile poi effettuare un pap test per l’eccessivo rigonfiamento della cervice.
Le cisti di Naboth non sono mortali. Non danno fastidio e non alterano l’andamento del ciclo mestruale.
Cisti di Naboth e tumore: c’è relazione?
Se è vero che la gran parte dei tumori della cervice nascono da cellule che si trovano in questa zona, non è detto che una pallina del collo utero, verosimilmente identificabile come cisti di Naboth, sia una formazione maligna.
Le dimensioni della pallina, o cisti cervicale, vanno da 1 a 4 mm. Dunque, davvero piccole e asintomatiche. Sono delle formazioni uterine molto diffuse tra le donne, specialmente dopo una gravidanza. In quest’ultimo caso si formano per un assottigliamento della pelle del collo uterino. E non è escluso che le cisti di Naboth possano ripresentarsi più di una volta nello stesso periodo.
Ok Sarà solo il ginecologo a valutarne la natura e a consigliare-qualora lo ritenga necessario- una biopsia per indagarne meglio l’aspetto e e per esaminare la presenza di rare forme di cancro.
Come già ribadito, la cisti di Naboth è innocua e benigna. Spesso, le donne convivono con questo ospite senza nemmeno sospettarne la presenza.
Cisti di Naboth ed endometriosi
Quando parliamo di endometriosi dobbiamo farlo sempre con una certa attenzione, dal momento che è una patologia che cambia da donna a donna. In che senso? Non si tratta più di semplici cisti o palline del collo dell’utero dalle dimensioni infinitesimali, ma di noduli profondamente infiltranti e di lesioni che, nel momento in cui sono compressi o frazionati, tendono ad acutizzare il dolore.
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Dunque, il fattore dolore è il discrimine dell’endometriosi rispetto alla semplice cisti di Naboth. Un esame accurato con una ecografia transvaginale permette di diagnosticare noduli del comparto posteriore delle pelvi e di valutare, attraverso la pressione esercitata dalla sonda ecografica, anche la dolorabilità in tali sedi.
La serenità è condizione necessaria per affrontare qualsiasi tipo di problema legato al proprio corpo.

Il concepimento con le cisti di Naboth
Sono numerose le donne che si allarmano di fronte alla diagnosi di una cisti al collo dell’utero e temono di non poter rimanere incinte, senza prima dover ricorrere prima all’asportazione delle stesse.
In realtà, la maggior parte dei ginecologi ha tranquillizzato la platea femminile, ribadendo che le cisti di Naboth, o pallina all’inizio dell’utero, non comportano alcuna forma di conseguenza patologica tale da impedire future gravidanze.
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Quindi, qual è l’atteggiamento da assumere di fronte ad una simile diagnosi? Le cisti di Naboth sono la chiusura di un dotto ghiandolare, posto alla bocca dell’utero; si potrebbe minimizzare dicendo che si tratta di piccole piaghette.
Si hanno due opzioni: lasciarle stare e permettere che si riassorbano naturalmente, questo succede di solito la maggior parte dei casi…oppure, ricorrere ai trattamenti -sopra descritti- per eliminare il problema alla radice.
Aggiungo una piccola notazione personale per tranquillizzare le migliaia di lettrici – che ogni giorno sono assalite da ansia e preoccupazione in merito a questa pallina sulla cervice uterina: due mie conoscenze, donne di età compresa tra i 29 e i 37 anni, hanno avuto la diagnosi di una cisti di Naboth. All’inizio hanno avuto paura, come è normale che sia, poi però, rivolgendosi al proprio ginecologo hanno avuto la conferma: nessun pericolo di morte, nessun tipo di incidenza su un concepimento e sul portare a termine una gravidanza. Infatti, oggi entrambe sono felicemente mamme di ben 4 bambini.
Il mio consiglio è di non pensare subito al peggio durante una ecografia di controllo, perché solo chi conosce la vostra storia clinica sarà in grado di darvi tutte le risposte giuste e di fornirvi le opzioni migliori a riguardo. Però, ve lo ribadisco: le cisti cervicali si riassorbono da sole, immaginatele come dei brufoletti.
Fonti
Mondo medicina

Giornalista Pubblicista…“curiosa al punto giusto”. Amante dei viaggi e della cucina. Come reporter ha esordito sul quotidiano Il Roma nel novembre del 2007. Ha collaborato con testate on line come: NapoliVillage.it, Julie News, NapoliToday.it, il Mattino, HuffPost, Blasting News. E’ sempre “on the road” a caccia di verità!
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