
Conto alla rovescia in attesa del Natale a Largo Berlinguer, dove le numerose bancarelle presentano in maniera elegante i loro prodotti di libri, gioielli e abbigliamento a prezzi contenuti.
Anna Scarpato, 65enne, dice: “Natale è vicino; abbiamo già tante borse e valigie sottocosto, la gente guarda, si ferma, ci chiede come mai il prezzo è così basso, ma poi non compra- ed aggiunge- siamo abituati a questo comportamento della clientela.
La tredicesima non è ancora stata pagata per cui grosse spese non si possono fare. Non mi avvilisco, vado avanti se mi fermo son perduta.Prima o poi ci saranno guadagni”.
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Tutti di corsa per lo shopping di Natale
E della stessa opinione è Alessandro di Firenze, che aggiunge: “Vengo ogni martedì a Napoli a vendere i miei foulard di cashmere, credo nel mio lavoro e nel mio prodotto. Vendo questi manufatti a partire da quindici euro, un prezzo accessibile a tutte le tipologie di persone.Non sempre la gente capisce la qualità e vuole comprare solo dopo un lungo periodo di riflessione.L’euro ci ha ridotti a contare anche gli spiccioli.Se non vendo, son felice lo stesso,penso prima di ogni cosa alla salute, son credente in Dio e mi ci affido quotidianamente”.

Vendite zero anche per le bancarelle, in una Napoli che vive di turismo e di commercio. Non tutti affrontano in modo negativo questo momento di stallo, c’è chi cerca di trovare il lato positivo della medaglia: “E pensare che a Verona il commercio dell’ usato ha superato i prodotti nuovi, questione di mentalità” ci dice Ponkio finlandese e continua-Napoli è una piazza piacevole,la gente è piena di vitalità, anche se si hanno pochi soldi in tasca. Sono finlandese, vendo calze e calzini. Le persone vengono da tutte le parti dei Quartieri Spagnoli a comprare da me,sapete perché? Faccio giochi di prestigio con le monete a qualcuno che compra da me faccio uscire una monetina dal suo naso,col trucco naturalmente, e in poco tempo si fa la folla.Sono stato bravo?Napoli è sempre in festa, a qualunque ora del giorno e della notte, e quando devo chiudere la mia bancarella resto un po’ dispiaciuto perché a casa non ho nessuno che mi aspetta”.
Aria di Natale ma non di shopping
Mancano ancora 40 giorni al Natale, eppure, il cuore e lo spirito di questa grande festività sono presenti in tutti i napoletani,perché nessuno vuole pensare a cose negative e soprattutto ci si prepara a incontrare la famiglia di origine e i vecchi amici.
La grande abbuffata ha il suo valore,ma quel che conta di più è essere più disponibili con gli altri. Di solito i napoletani sono molto espansivi e spendono con piacere i propri guadagni…forse tra quale giorno ci sarà più voglia di fare la solita corsa agli acquisti. Si spera!
photo @furu

Super Mamma, giornalista e scrittrice. Ha tante passioni, ma l’amore per la recitazione vince su tutte. Ha collaborato con testate locali come La Riviera, Libero, Lo Strillo, Il Giornale di Napoli- Il Roma, Politica Meridionalista. Opinionista satirica su Canale 50 di Pisa (L’Impallato e Panni Sporchi). Ha scritto due libri “Napoli Antica e Napoli Polemica”; “Vincenzo Dattilo, il più napoletano dei napoletani” editi da Firenze Libri.